La tecnologia è in costante progresso sia in campo
informatico che delle telecomunicazioni e delle microtecnologie. Questo porta
ad un reale cambiamento del nostro vivere. Spesso si legge di quanto la
tecnologia sia negativa o, meglio, apporti delle trasformazioni negative nella
vita delle persone: stress, alienazione, disumanizzazione e così via. Quanto
c’è di vero in una tale affermazione?
Tutto e niente. Dipende dal punto di vista che si assume per
guardare questa spinosa questione. Se sfruttiamo in modo positivo il contributo
del progresso tecnologico ci accorgiamo, infatti, che sta portando
all’introduzione di nuovi strumenti in grado di modificare l’ambiente in cui
viviamo e a migliorare il nostro vivere quotidiano.
Il progresso, lo sviluppo e l’innovazione devono rispondere
a dei problemi, a delle sfide, a delle esigenze vere e proprie che non si
esauriscono nella manciata di capricci a cui si lega la pubblicità. Una di
queste sfide è rappresentata dallo stato di benessere e di salute delle
persone.
Cosa può realmente fare la tecnologia per chi soffre? Questo
è un argomento di amplio respiro a cui non dedicherò quest’unico post, in
quanto non riuscirei a dare una risposta esaustiva a questo ampio problema.
Qui vi vorrei partire parlando di anzianità e di nuova
gestione degli spazi.
Uno degli obiettivi della domotica è quello di rispondere
alle esigenze della popolazione.
Il deterioramento delle capacità fisiche e
intellettive e la necessità di prevenire e gestire malattie croniche creano dei
bisogni che necessitano di un adeguamento dell’ambiente in cui le persone, in
questo caso gli anziani, vivono. Soprattutto perché per un essere umano è
importante poter invecchiare conservando la propria autonomia.
Per gli anziani è fondamentale continuare a vivere nella
propria abitazione, in un ambiente sicuro che garantisca loro un’adeguata
qualità di vita. nasce, dunque, la necessità di lavorare sulla sicurezza e sul
controllo.
Cosa può fare concretamente un sistema domotico per queste
esigenze?
La domotica è quella disciplina che si occupa dello studio
delle tecnologie volte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in
generale negli edifici. La Home Automation, agendo sugli impianti nella fase
della loro realizzazione, consente agli utenti di gestire eventi critici
inaspettati tramite:
1. il sistema di
allarme personalizzato, da porre in alcune stanze e che si attiva durante le
emergenze (es. cadere nella doccia);
2. sensori gas,
acqua e antincendio che rilevano anomalie nell’ambiente domestico;
3. sensori di
movimento che rilevano il mancato utilizzo di alcuni ambienti della casa, come
il bagno e la cucina, evidenziando quindi una condizione di incapacità di soddisfare
le esigenze basilari;
4. sensori di
uscita installati sulle porte che avvisano che l’utente si sta allontanando
dalla sua abitazione;
5. sistemi
antifurto e allarmi che impediscono spiacevoli intrusioni anche mentre l’utente
è in casa.
Il centro operativo (o centralina domotica) è in grado di filtrare questi allarmi e
conseguentemente attivare le misure appropriate.
In generale la domotica di VivereDomotico è altamente adattabile alle esigenze del cliente grazie alla sua versatilità, come puoi testare tu stesso sul nostro sito (www.viveredomotico.it).
Alice Carlotta Forlini