mercoledì 25 gennaio 2017

Domotica: un nuovo sguardo sull'anzianità


La tecnologia è in costante progresso sia in campo informatico che delle telecomunicazioni e delle microtecnologie. Questo porta ad un reale cambiamento del nostro vivere. Spesso si legge di quanto la tecnologia sia negativa o, meglio, apporti delle trasformazioni negative nella vita delle persone: stress, alienazione, disumanizzazione e così via. Quanto c’è di vero in una tale affermazione?
Tutto e niente. Dipende dal punto di vista che si assume per guardare questa spinosa questione. Se sfruttiamo in modo positivo il contributo del progresso tecnologico ci accorgiamo, infatti, che sta portando all’introduzione di nuovi strumenti in grado di modificare l’ambiente in cui viviamo e a migliorare il nostro vivere quotidiano.
Il progresso, lo sviluppo e l’innovazione devono rispondere a dei problemi, a delle sfide, a delle esigenze vere e proprie che non si esauriscono nella manciata di capricci a cui si lega la pubblicità. Una di queste sfide è rappresentata dallo stato di benessere e di salute delle persone.
Cosa può realmente fare la tecnologia per chi soffre? Questo è un argomento di amplio respiro a cui non dedicherò quest’unico post, in quanto non riuscirei a dare una risposta esaustiva a questo ampio problema.
Qui vi vorrei partire parlando di anzianità e di nuova gestione degli spazi.
Uno degli obiettivi della domotica è quello di rispondere alle esigenze della popolazione.
Il deterioramento delle capacità fisiche e intellettive e la necessità di prevenire e gestire malattie croniche creano dei bisogni che necessitano di un adeguamento dell’ambiente in cui le persone, in questo caso gli anziani, vivono. Soprattutto perché per un essere umano è importante poter invecchiare conservando la propria autonomia.
Per gli anziani è fondamentale continuare a vivere nella propria abitazione, in un ambiente sicuro che garantisca loro un’adeguata qualità di vita. nasce, dunque, la necessità di lavorare sulla sicurezza e sul controllo.
Cosa può fare concretamente un sistema domotico per queste esigenze?

La domotica è quella disciplina che si occupa dello studio delle tecnologie volte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli edifici. La Home Automation, agendo sugli impianti nella fase della loro realizzazione, consente agli utenti di gestire eventi critici inaspettati tramite:
1.    il sistema di allarme personalizzato, da porre in alcune stanze e che si attiva durante le emergenze (es. cadere nella doccia);
2.    sensori gas, acqua e antincendio che rilevano anomalie nell’ambiente domestico;
3.    sensori di movimento che rilevano il mancato utilizzo di alcuni ambienti della casa, come il bagno e la cucina, evidenziando quindi una condizione di incapacità di soddisfare le esigenze basilari;
4.    sensori di uscita installati sulle porte che avvisano che l’utente si sta allontanando dalla sua abitazione;
5.    sistemi antifurto e allarmi che impediscono spiacevoli intrusioni anche mentre l’utente è in casa.
Il centro operativo (o centralina domotica) è in grado di filtrare questi allarmi e conseguentemente attivare le misure appropriate.

In generale la domotica di VivereDomotico è altamente adattabile alle esigenze del cliente grazie alla sua versatilità, come puoi testare tu stesso sul nostro sito (www.viveredomotico.it).

Alice Carlotta Forlini