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mercoledì 29 marzo 2017

Ti prendi cura di te stesso? 1 motivo per capire come la tecnologia può aiutarti.

La salute è un bene prezioso e dobbiamo prendercene cura. Qualche anno fa ho trasformato proprio questo concetto nella mia personale ragione di vita, ho fatto della cura della persona il mio lavoro, diventando terapista. Ma non solo. Ho anche cercato di prendermi cura di me stessa partendo, anche, dalla cura dello spazio in cui vivo. Ho dato fiducia alla domotica.

La mia vita si è trasformata, è cambiata.

Come?

Esiste almeno un motivo per cui si può legare la moderna tecnologia alla cura e al prendersi cura di sé. Questo motivo ha un nome che nasconde una storia: cromoterapia. Questa scienza antica, che risale addirittura alla civiltà egizia, studia la struttura della luce e del colore e del loro effetto sull’uomo; si basa sul principio, ormai largamente dimostrato, che la luce e le sue gradazioni di
colore hanno effetti considerevoli sull’umore, sullo stato d’animo e su quello fisico.
Scienziati come Einstein, Maxwell o Plank hanno capito quanto la luce e lo spettro cromatico, siano in grado di dialogare con i recettori del nostro corpo e di influenzare il nostro organismo. Come sempre, risulta che la storia insegna e ciò che era stato gettato nel dimenticatoio, ecco che riemerge con forza, cambiando il modo limitato e asettico di pensare alla cura.
Forse, ora vi chiederete: non è utopistico pensare che un bel colore curi lo spirito? Certo che si, infatti non è ciò che si vuole sostenere in questo articolo. Ciò che dovrebbe interessare sempre di più all’essere umano è la prevenzione. Avere a cuore la propria salute significa, o dovrebbe significare, proprio questo: prevenzione. Ed essa passa attraverso:
  1. ·         Uno stile di vita sano
  2. ·         Una giusta alimentazione
  3. ·         Un abbassamento dello stress
  4. ·         Un ambiente sano in cui vivere

Sull'ultimo punto della lista non viene quasi mai detto nulla. Tutti ci riempiono la testa su come sia importante mangiare bene e farsi una corsetta ogni giorno ma...qualcuno vi ha mai spiegato davvero come anche lo spazio in cui vivi influisca su di te ed il tuo benessere? Ti hanno mai detto che ciò che vedi e respiri definisce il tuo stato di salute psicofisica?
Alla casa si dà poca importanza. La casa continua ad essere concepita come una scatola di mattoni in cui rifugiarsi, non è così? È proprio questa idea che dovrebbe cambiare. La psicologia e le ricerche sul benessere si stanno sempre più occupando di questo problema, dimostrando con forza quanto lo spazio influisca sulla persona. Di solito si parla di arredamento, disposizioni dei mobili, esposizione della casa… io voglio parlarvi di colori e di luce. Sì perché ogni colore ha un suo significato ed un suo preciso effetto sul corpo. Volete qualche esempio? Vi racconto brevemente tre colori.

  •        Il verde simboleggia l'armonia, la natura, l'equilibrio e la speranza. Agisce a livello del sistema nervoso e contribuisce a diffondere armonia e calma.·  
  •  Il rosso è simbolo del fuoco, del sangue e persino dell'eccitazione sessuale: è collegato alla forza, alla vita e alla passione. La cromoterapia utilizza il rosso nella medicina convenzionale contro bruciature e patologie esantematiche (eruzioni cutanee). Il rosso sembra essere utile contro depressione, asma, tosse e impotenza.
  • Il blu si contrappone al rosso con effetto calmante, tranquillizzante e addirittura rinfrescante. La cromoterapia utilizza il blu proprio per calmare gli stress e tutti i problemi ad esso annessi come ansia, insonnia.

È chiaro come cromoterapia voglia dire terapia dei colori o con i colori e come venga utilizzata per abbassare i livelli di stress psicofisico. Percio, perchè non fare caso al colore anche nei nostri spazi abitativi?
La tecnologia domotica permette di trasportare i principi di questa antica pratica, utilizzata ora nei centri benessere, anche nella propria abitazione.
esempio di realizzazione
Ma non è tutto. Con la domotica si può parlare di cromoterapia dinamica, nel senso che c’è una variazione cromatica in un certo lasso temporale. Ma vediamo meglio.
La cromoterapia dinamica utilizza gli stessi presupposti della precedente e antichissima pratica medica che, grazie alla domotica, viene applicata in una forma completamente nuova e all’avanguardia. 
Scendendo più nel dettaglio il sistema è costituito da una scheda che pilota centinaia di led RGB posti o in lampade in vetro o in semplici faretti posizionabili in casa. La luce colorata viene distribuita in modo totalmente omogeneo, rendendo il colore vivo, avvolgente e penetrante. Ma non è tutto. Prima ho parlato, anche, di dinamismo e variazione cromatica. Ipotizziamo per un attimo che si decida di fare una seduta di un’ora utilizzando due colori. Prendiamo, ad esempio il verde (colore armonico, calmante e che aiuta a mitigare emicrania e patologie ai nervi) e il blu (sempre dal potere calmante, aiuta il sonno). Basta impostare nel software il tempo desiderato per passare da un colore all’altro e il dinamismo cromatico sarà generato automaticamente in tutte le variazioni di colore esistenti tra blu e verde (o almeno quelle percettibili dall’occho umano).
Con un tale sistema, gestito e reso unico dalla domotica di FB Project, non solo puoi ricreare ambientazioni ottimali per il tuo benessere psicofisico in casa, ma puoi fare delle vere e proprie sedute di cromoterapia.
Da oggi la casa può diventare molto di più di un semplice luogo, può diventare spazio che ti aiuta a vivere bene, rispettando l’ambiente e te stesso.

Alice Carlotta Forlini



mercoledì 14 dicembre 2016

La casa come riflesso di noi stessi

La filosofia e la psicologia dell’abitare, attraverso studi e ricerche, si sono sempre occupate del rapporto tra l'uomo, la psiche dell’essere umano, e l’ambiente abitativo in cui organizza la sua esistenza.
Paul Cézanne - Casa e podere a Jas de Bouffan
La casa non è solo immobile, edificio, luogo fisico costruito e abitato dagli uomini. Essa è anche fascio di sentimenti. 

La casa è attesa, sognata, desiderata, amata. È luogo di espressione della propria soggettività. È il posto della memoria.

Ogni casa parla di chi vi abita, si comporta come uno specchio: riflette i nostri gusti, la nostra personalità e, soprattutto, i nostri stati d'animo.

Ma…cosa comunichiamo attraverso la casa?

Disordine, accoglienza, freddezza, gioia, calore, tristezza…in una parola? Noi.
Potremmo quasi affermare che la casa ha un suo inconscio, nel senso che è proiezione di parti di noi che si riflettono sull'organizzazione degli spazi. Le nostre case diventano un elemento imprescindibile per la nostra identità perché diventano il luogo in cui le persone si definiscono e si danno dei confini.
Nel suo senso, più strettamente elementare, l’etimologia della parola "casa" riconduce al concetto di riparo, di un luogo coperto che va a proteggere dall'esterno e che pone un confine tra un “di dentro” e un “di fuori”.

Proprio in questo consiste uno dei più importanti significati psicologici della casa per un essere umano: le porte, le finestre, tutte le divisioni delle stanze sono elementi che, andando a costruire e a definire architettonicamente l’abitazione, costituiscono una delimitazione fra un ambiente che diviene interno e l’ambiente “esterno”. Sanciscono una definizione di uno spazio prima indefinito ma anche un'apertura verso il mondo.
Khalil Gibran ha scritto: “La casa è il nostro corpo più grande” e io aggiungerei, anche, che ha un’anima. L’anima di chi la vive. Infatti, se ci riflettiamo, la casa, come il nostro corpo, possiede diversi luoghi legati, ognuno, a diverse funzioni come riposarsi, mangiare, lavarsi, riprodursi, etc. Inoltre, come per il nostro corpo, ci aspettiamo che la nostra casa ci protegga nei confronti dell’esterno, che ci avvolga, che ci coccoli in un certo modo. Tanto più fuori diventa freddo e umido, tanto più l’interno della nostra casa diventa caldo ed accogliente. Luogo sicuro e rifugio per il nostro essere.
Casa è anche il posto dove gli opposti vengono fatti coesistere. È il luogo della famiglia, dell’amore, dell’unione. È luogo di incontro e di relazioni.

Poca importanza si è data al rapporto tra costruzione della propria abitazione e la psicologia dell'essere umano che la vive.

Ora si comincia a capire come questi elementi siano impossibili da scindere. 
Vivere male nel proprio ambiente si manifesta psicologicamente in modo subdolo, attraverso un malessere che si esprime nel disagio..un buon progettista deve essere in grado di considerare questo.

La tecnologia domotica può essere utilizzata come soluzione per incrementare il senso di agio negli spazi abitativi, trasformando il concetto di lusso da ricchezza millantata a benessere effettivo.

In tal senso, l'obiettivo di un'azienda che si occupa di edilizia, costruzione, intervento sugli spazi di vita dell'uomo, dovrebbe comprendere la sua dinamica interiore, dovrebbe porsi come télos (fine) del suo operare il benessere effettivo della persona.

Dott.ssa Alice Forlini

www.viveredomotico.it