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mercoledì 4 ottobre 2017

QUAL E' IL SEGRETO DI UNA CASA VINCENTE?



Sentirsi a casa,

sentirsi al sicuro e protetti..

sono esigenze importanti per l'essere umano.

Infatti, fin da quando è comparso sulla Terra, l'uomo ha sempre cercato di costruirsi un riparo, un rifugio dalle intemperie e dagli sguardi altrui.

Casa è perciò metafora di uno spazio più ampio di quello strettamente domestico, indica familiarità, affetto e calore.

Ma cosa rende una casa unica?
Cosa trasforma una casa in una casa vincente?

L’evoluzione tecnologica ha ormai invaso le nostre vite, modificato gli usi e costumi dell’uomo moderno, il modo di comunicare e le sue abitudini.
Alcuni esperti legano l'eccessiva intrusione della tecnologia, e i suoi effetti, alla causa principale di nuovi disturbi. Si chiamano malattie del terzo millennio, tra cui si annoverano la PCU (Patological Cmputer Use ) o le malattie cerebrali causate dalla sovra esposizione alle onde elettromagnetiche!
La tecnologia ha invaso tutto..anche le case, che sono sempre più digitali.

Affrontare il problema, per molti, significa scartarlo, rinnegarlo, o addirittura auspicare il ritorno ad un'era in cui un tale problema non esisteva. Non vi è niente di più sciocco e lontano da una realtà praticabile. La tecnologia, come ogni prodotto umano, deve essere saputa usare e sfruttare al meglio, affinché diventi una rivoluzione positiva e non un demone da esorcizzare.

Uno degli utilizzi migliori è quello che aiuta a migliorare la condizione abitativa dell'uomo. In questo senso la domotica diventa una delle scienze vincenti del III millennio. Essa, infatti, studia come incrementare il benessere dell'essere umano negli spazi domestici, usufruendo del progresso tecnico e tecnologico.

La casa diventa così, luogo controllabile, sicuro, confortevole ed intelligente.. in cui la tecnologia aiuta a gestire la propria esistenza quotidiana fin nelle piccole cose. Il successo di tali soluzioni si nota nella progettazione sempre crescente di elementi innovativi low cost, come l'utilizzo di sensori per accendere il condizionatore d’aria prima di arrivare a casa tramite un'applicazione.
Ma non solo.
Una casa con la C maiuscola deve pensare a tutto.
Per chi dispone di una villa in periferia, attività quali l’irrigazione del giardino possono essere controllate da timer o sensori di umidità, la cui apertura viene programmata in funzione delle condizioni meteo o di luminosità. Per chi vive all’interno di un bilocale è consigliata l’installazione di sensori di presenza e timer per controllare l’illuminazione degli
ambienti. Per ogni tipologia di unità abitativa è possibile integrare sensori di temperatura per gestire l'accensione e lo spegnimento dei termosifoni. Questo migliora il risparmiamo energetico.

Per la nostra sicurezza non devono mancare sensori di pressione, temperatura, fumo, livello di guardia per proteggerci da potenziali incendi o fughe di gas, e altri incidenti domestici. Questi dispositivi moderni consentono la comunicazione tramite linea telefonica o GSM e avvisare i vigili del fuoco. Alcuni relè di protezione, permettono inoltre di scollegare i circuiti in caso di mancanza di tensione, e migliorare le performance del nostro impianto elettrico in funzione delle temperature.
Tutte queste caratteristiche di controllo e monitoraggio utilizzato in combinazione, può fornire una massiccia economia delle risorse energetiche, una prerogativa ormai di tutte le case moderne. Tutti questi vantaggi sono riducibili ad una sola parola: domotica.

Questo ci conduce ad una prima risposta.

Il primo ingrediente per una casa vincente è l'integrazione della tecnologia negli impianti elettrici delle nostre case. E', in sostanza, un sistema domotico.
A cui segue immediatamente il secondo: il risparmio energetico. La domotica aiuta a gestire bene l'energia ed evitare gli sprechi. Questo incrementa i soldi nel nostro portafoglio ed il benessere ambientale.
Se a tutto ciò aggiungiamo il design abbiamo il quadro completo.

La fusione tra tecnologia e design è essenziale per rendere le nostre case accoglienti e confortevoli. Non importa se si parla di piccoli appartamenti o di ville in campagna, stile e Tech sono prerogative fondamentali per una casa all'avanguardia e che si prende cura di chi vi abita.
Capace di accogliere le necessità delle persone che le occupano.
Negli ultimi tempi sono cresciuti a dismisura programmi televisivi e siti internet che forniscono, attraverso team specializzati di architetti e interior design consigli su come progettare la propria casa, arredare, ottimizzare gli spazi del soggiorno e, così via.

Questo dimostra una tendenza ma non dobbiamo dimenticare che la casa è il nostro regno e deve rispecchiare noi e le nostre esigenze. Per questo è importante che la tecnologia che viene implementata al suo interno sia assolutamente capace di rispondere all'alta esigenza di personalizzazione.

Lasciarsi travolgere dal progresso può essere rischioso, ma farsi aiutare per integrarlo nelle nostre vite in modo intelligente può costituire un vantaggio.



mercoledì 29 marzo 2017

Ti prendi cura di te stesso? 1 motivo per capire come la tecnologia può aiutarti.

La salute è un bene prezioso e dobbiamo prendercene cura. Qualche anno fa ho trasformato proprio questo concetto nella mia personale ragione di vita, ho fatto della cura della persona il mio lavoro, diventando terapista. Ma non solo. Ho anche cercato di prendermi cura di me stessa partendo, anche, dalla cura dello spazio in cui vivo. Ho dato fiducia alla domotica.

La mia vita si è trasformata, è cambiata.

Come?

Esiste almeno un motivo per cui si può legare la moderna tecnologia alla cura e al prendersi cura di sé. Questo motivo ha un nome che nasconde una storia: cromoterapia. Questa scienza antica, che risale addirittura alla civiltà egizia, studia la struttura della luce e del colore e del loro effetto sull’uomo; si basa sul principio, ormai largamente dimostrato, che la luce e le sue gradazioni di
colore hanno effetti considerevoli sull’umore, sullo stato d’animo e su quello fisico.
Scienziati come Einstein, Maxwell o Plank hanno capito quanto la luce e lo spettro cromatico, siano in grado di dialogare con i recettori del nostro corpo e di influenzare il nostro organismo. Come sempre, risulta che la storia insegna e ciò che era stato gettato nel dimenticatoio, ecco che riemerge con forza, cambiando il modo limitato e asettico di pensare alla cura.
Forse, ora vi chiederete: non è utopistico pensare che un bel colore curi lo spirito? Certo che si, infatti non è ciò che si vuole sostenere in questo articolo. Ciò che dovrebbe interessare sempre di più all’essere umano è la prevenzione. Avere a cuore la propria salute significa, o dovrebbe significare, proprio questo: prevenzione. Ed essa passa attraverso:
  1. ·         Uno stile di vita sano
  2. ·         Una giusta alimentazione
  3. ·         Un abbassamento dello stress
  4. ·         Un ambiente sano in cui vivere

Sull'ultimo punto della lista non viene quasi mai detto nulla. Tutti ci riempiono la testa su come sia importante mangiare bene e farsi una corsetta ogni giorno ma...qualcuno vi ha mai spiegato davvero come anche lo spazio in cui vivi influisca su di te ed il tuo benessere? Ti hanno mai detto che ciò che vedi e respiri definisce il tuo stato di salute psicofisica?
Alla casa si dà poca importanza. La casa continua ad essere concepita come una scatola di mattoni in cui rifugiarsi, non è così? È proprio questa idea che dovrebbe cambiare. La psicologia e le ricerche sul benessere si stanno sempre più occupando di questo problema, dimostrando con forza quanto lo spazio influisca sulla persona. Di solito si parla di arredamento, disposizioni dei mobili, esposizione della casa… io voglio parlarvi di colori e di luce. Sì perché ogni colore ha un suo significato ed un suo preciso effetto sul corpo. Volete qualche esempio? Vi racconto brevemente tre colori.

  •        Il verde simboleggia l'armonia, la natura, l'equilibrio e la speranza. Agisce a livello del sistema nervoso e contribuisce a diffondere armonia e calma.·  
  •  Il rosso è simbolo del fuoco, del sangue e persino dell'eccitazione sessuale: è collegato alla forza, alla vita e alla passione. La cromoterapia utilizza il rosso nella medicina convenzionale contro bruciature e patologie esantematiche (eruzioni cutanee). Il rosso sembra essere utile contro depressione, asma, tosse e impotenza.
  • Il blu si contrappone al rosso con effetto calmante, tranquillizzante e addirittura rinfrescante. La cromoterapia utilizza il blu proprio per calmare gli stress e tutti i problemi ad esso annessi come ansia, insonnia.

È chiaro come cromoterapia voglia dire terapia dei colori o con i colori e come venga utilizzata per abbassare i livelli di stress psicofisico. Percio, perchè non fare caso al colore anche nei nostri spazi abitativi?
La tecnologia domotica permette di trasportare i principi di questa antica pratica, utilizzata ora nei centri benessere, anche nella propria abitazione.
esempio di realizzazione
Ma non è tutto. Con la domotica si può parlare di cromoterapia dinamica, nel senso che c’è una variazione cromatica in un certo lasso temporale. Ma vediamo meglio.
La cromoterapia dinamica utilizza gli stessi presupposti della precedente e antichissima pratica medica che, grazie alla domotica, viene applicata in una forma completamente nuova e all’avanguardia. 
Scendendo più nel dettaglio il sistema è costituito da una scheda che pilota centinaia di led RGB posti o in lampade in vetro o in semplici faretti posizionabili in casa. La luce colorata viene distribuita in modo totalmente omogeneo, rendendo il colore vivo, avvolgente e penetrante. Ma non è tutto. Prima ho parlato, anche, di dinamismo e variazione cromatica. Ipotizziamo per un attimo che si decida di fare una seduta di un’ora utilizzando due colori. Prendiamo, ad esempio il verde (colore armonico, calmante e che aiuta a mitigare emicrania e patologie ai nervi) e il blu (sempre dal potere calmante, aiuta il sonno). Basta impostare nel software il tempo desiderato per passare da un colore all’altro e il dinamismo cromatico sarà generato automaticamente in tutte le variazioni di colore esistenti tra blu e verde (o almeno quelle percettibili dall’occho umano).
Con un tale sistema, gestito e reso unico dalla domotica di FB Project, non solo puoi ricreare ambientazioni ottimali per il tuo benessere psicofisico in casa, ma puoi fare delle vere e proprie sedute di cromoterapia.
Da oggi la casa può diventare molto di più di un semplice luogo, può diventare spazio che ti aiuta a vivere bene, rispettando l’ambiente e te stesso.

Alice Carlotta Forlini



mercoledì 25 gennaio 2017

Domotica: un nuovo sguardo sull'anzianità


La tecnologia è in costante progresso sia in campo informatico che delle telecomunicazioni e delle microtecnologie. Questo porta ad un reale cambiamento del nostro vivere. Spesso si legge di quanto la tecnologia sia negativa o, meglio, apporti delle trasformazioni negative nella vita delle persone: stress, alienazione, disumanizzazione e così via. Quanto c’è di vero in una tale affermazione?
Tutto e niente. Dipende dal punto di vista che si assume per guardare questa spinosa questione. Se sfruttiamo in modo positivo il contributo del progresso tecnologico ci accorgiamo, infatti, che sta portando all’introduzione di nuovi strumenti in grado di modificare l’ambiente in cui viviamo e a migliorare il nostro vivere quotidiano.
Il progresso, lo sviluppo e l’innovazione devono rispondere a dei problemi, a delle sfide, a delle esigenze vere e proprie che non si esauriscono nella manciata di capricci a cui si lega la pubblicità. Una di queste sfide è rappresentata dallo stato di benessere e di salute delle persone.
Cosa può realmente fare la tecnologia per chi soffre? Questo è un argomento di amplio respiro a cui non dedicherò quest’unico post, in quanto non riuscirei a dare una risposta esaustiva a questo ampio problema.
Qui vi vorrei partire parlando di anzianità e di nuova gestione degli spazi.
Uno degli obiettivi della domotica è quello di rispondere alle esigenze della popolazione.
Il deterioramento delle capacità fisiche e intellettive e la necessità di prevenire e gestire malattie croniche creano dei bisogni che necessitano di un adeguamento dell’ambiente in cui le persone, in questo caso gli anziani, vivono. Soprattutto perché per un essere umano è importante poter invecchiare conservando la propria autonomia.
Per gli anziani è fondamentale continuare a vivere nella propria abitazione, in un ambiente sicuro che garantisca loro un’adeguata qualità di vita. nasce, dunque, la necessità di lavorare sulla sicurezza e sul controllo.
Cosa può fare concretamente un sistema domotico per queste esigenze?

La domotica è quella disciplina che si occupa dello studio delle tecnologie volte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli edifici. La Home Automation, agendo sugli impianti nella fase della loro realizzazione, consente agli utenti di gestire eventi critici inaspettati tramite:
1.    il sistema di allarme personalizzato, da porre in alcune stanze e che si attiva durante le emergenze (es. cadere nella doccia);
2.    sensori gas, acqua e antincendio che rilevano anomalie nell’ambiente domestico;
3.    sensori di movimento che rilevano il mancato utilizzo di alcuni ambienti della casa, come il bagno e la cucina, evidenziando quindi una condizione di incapacità di soddisfare le esigenze basilari;
4.    sensori di uscita installati sulle porte che avvisano che l’utente si sta allontanando dalla sua abitazione;
5.    sistemi antifurto e allarmi che impediscono spiacevoli intrusioni anche mentre l’utente è in casa.
Il centro operativo (o centralina domotica) è in grado di filtrare questi allarmi e conseguentemente attivare le misure appropriate.

In generale la domotica di VivereDomotico è altamente adattabile alle esigenze del cliente grazie alla sua versatilità, come puoi testare tu stesso sul nostro sito (www.viveredomotico.it).

Alice Carlotta Forlini


mercoledì 14 dicembre 2016

La casa come riflesso di noi stessi

La filosofia e la psicologia dell’abitare, attraverso studi e ricerche, si sono sempre occupate del rapporto tra l'uomo, la psiche dell’essere umano, e l’ambiente abitativo in cui organizza la sua esistenza.
Paul Cézanne - Casa e podere a Jas de Bouffan
La casa non è solo immobile, edificio, luogo fisico costruito e abitato dagli uomini. Essa è anche fascio di sentimenti. 

La casa è attesa, sognata, desiderata, amata. È luogo di espressione della propria soggettività. È il posto della memoria.

Ogni casa parla di chi vi abita, si comporta come uno specchio: riflette i nostri gusti, la nostra personalità e, soprattutto, i nostri stati d'animo.

Ma…cosa comunichiamo attraverso la casa?

Disordine, accoglienza, freddezza, gioia, calore, tristezza…in una parola? Noi.
Potremmo quasi affermare che la casa ha un suo inconscio, nel senso che è proiezione di parti di noi che si riflettono sull'organizzazione degli spazi. Le nostre case diventano un elemento imprescindibile per la nostra identità perché diventano il luogo in cui le persone si definiscono e si danno dei confini.
Nel suo senso, più strettamente elementare, l’etimologia della parola "casa" riconduce al concetto di riparo, di un luogo coperto che va a proteggere dall'esterno e che pone un confine tra un “di dentro” e un “di fuori”.

Proprio in questo consiste uno dei più importanti significati psicologici della casa per un essere umano: le porte, le finestre, tutte le divisioni delle stanze sono elementi che, andando a costruire e a definire architettonicamente l’abitazione, costituiscono una delimitazione fra un ambiente che diviene interno e l’ambiente “esterno”. Sanciscono una definizione di uno spazio prima indefinito ma anche un'apertura verso il mondo.
Khalil Gibran ha scritto: “La casa è il nostro corpo più grande” e io aggiungerei, anche, che ha un’anima. L’anima di chi la vive. Infatti, se ci riflettiamo, la casa, come il nostro corpo, possiede diversi luoghi legati, ognuno, a diverse funzioni come riposarsi, mangiare, lavarsi, riprodursi, etc. Inoltre, come per il nostro corpo, ci aspettiamo che la nostra casa ci protegga nei confronti dell’esterno, che ci avvolga, che ci coccoli in un certo modo. Tanto più fuori diventa freddo e umido, tanto più l’interno della nostra casa diventa caldo ed accogliente. Luogo sicuro e rifugio per il nostro essere.
Casa è anche il posto dove gli opposti vengono fatti coesistere. È il luogo della famiglia, dell’amore, dell’unione. È luogo di incontro e di relazioni.

Poca importanza si è data al rapporto tra costruzione della propria abitazione e la psicologia dell'essere umano che la vive.

Ora si comincia a capire come questi elementi siano impossibili da scindere. 
Vivere male nel proprio ambiente si manifesta psicologicamente in modo subdolo, attraverso un malessere che si esprime nel disagio..un buon progettista deve essere in grado di considerare questo.

La tecnologia domotica può essere utilizzata come soluzione per incrementare il senso di agio negli spazi abitativi, trasformando il concetto di lusso da ricchezza millantata a benessere effettivo.

In tal senso, l'obiettivo di un'azienda che si occupa di edilizia, costruzione, intervento sugli spazi di vita dell'uomo, dovrebbe comprendere la sua dinamica interiore, dovrebbe porsi come télos (fine) del suo operare il benessere effettivo della persona.

Dott.ssa Alice Forlini

www.viveredomotico.it

martedì 29 novembre 2016

Domotica: cuore e mente della casa


 ‟  La casa è la rappresentazione del nostro interno.
Di noi stessi.
 Di un luogo dove stare bene.
Le case hanno un’anima.   


Il termine domotica è da sempre stato associato a parole come: tecnologia, innovazione, sicurezza, controllo, risparmio e comfort.

Ma è davvero solo questo?

Il volto dimenticato di quest’affascinante disciplina è la sua capacità di trasformare la casa in un luogo capace di prendersi cura di chi la vive. Questo non è un aspetto banale perché trasporta l’attenzione su due dimensioni molto importanti:

1.      quella del benessere psico-fisico del soggetto che abita gli spazi;
2.      quella della metamorfosi del concetto di abitare

La domotica non solo migliora la qualità della vita quotidiana ma trasforma la casa da semplice immobile ad una cellula viva, che ha un cuore e un cervello.

La casa pensa, interpreta e sente. La casa gestisce e collabora. Si trasforma in un luogo sano e interattivo che aiuta ad abitare.

In tal senso si comprende in che modo si prende cura di chi la abita. La tecnologia diventa strumento di benessere, dotando gli edifici di un sistema che permette di creare ambienti in grado di semplificare realmente la vita all'utente e soprattutto che non limitino le capacità di espansione nell'immediato futuro.
La casa diventa spazio da vivere e che si lascia vivere, introducendo nelle vite delle persone il concetto di libertà. Con la domotica si cessa di essere schiavi delle abitazioni ma cominciano ad essere loro ad accudirci. 
Sono le nostre case ad aspettarci quando rincasiamo, ad accoglierci accendendo le luci e mantenendo l'ambiente caldo e confortevole; è la casa a proteggerci e a ricordarsi di svolgere le più disparate attività quotidiane e questo perché diventa intelligente.
Anche le nostre cattive abitudini sono gestite e corrette dal sistema domotico, permettendoci una migliore convivenza con l'ambiente esterno.

L’obiettivo di questo blog sarà proprio mostrare come la progettazione di una casa e l’utilizzo delle nuove tecnologie, per ripensare agli ambienti di vita quotidiana, possano incrementare la nostra salute mentale e fisica.


mercoledì 16 novembre 2016

Domotica e benessere

Oggi è nato il blog di Viveredomotico. Qui si parlerà di come la domotica puo' agevolarci nella vita quotidiana.
Non è una questione di tecnologia ma una questione di benessere psico-fisico.

Chi non vorrebbe una casa che si prende cura di chi la abita ?